Plicanti sister

chi è Alessandra Plicanti?

Sulla base delle informazioni fornite nei risultati di ricerca, non è possibile determinare chi sia Alessandra Plicanti o quale sia il suo ruolo. I risultati menzionano una “PLICANTI CHIARA” nata il 06/11/1974 a Sarzana (SP) , e una “PLICANTI TIZIANA” , ma non forniscono alcuna informazione su un’Alessandra Plicanti. I risultati di ricerca non contengono informazioni sufficienti per rispondere alla domanda su chi sia Alessandra Plicanti e quale sia il suo ruolo.

qual è il significato del cognome Plicanti

Il cognome Plicanti ha origine dal toponimo Pilcante, un luogo vicino ad Avio in Trentino-Alto Adige. Nel XIV secolo, la famiglia si trasferì a Verona.Franchino Plicanti fu capitano al servizio di Verona nel 1361.Il cognome Plicanti è raro e poco diffuso in Italia. Conoscerne il significato e l’origine può aiutare a scoprire antenati e parenti con origini comuni.

chi è Raffaella Plicanti?

Raffaella Plicanti è una figura di spicco a Sarzana, in Liguria. È stata eletta Presidente del Consiglio Comunale di Sarzana, ricoprendo una posizione di rilievo all’interno della politica locale. Inoltre, Raffaella Plicanti è un’avvocato con uno studio legale a Sarzana, specializzato in diversi settori del diritto civile. La sua elezione alla Presidenza del Consiglio Comunale è stata vista come un importante riconoscimento e una soddisfazione per il partito Fratelli d’Italia.

Ode alle Sorelle di Sarzana

O Sarzana, città di antiche mura e vie serpentine,
Due gemme nel tuo grembo, due sorelle affini,
Una di fama avvolta, l’altra nell’ombra celata,
Destini diversi, eppure uniti, dall’amore incatenati.

La prima, fulgida stella nel cielo della notorietà,
Con il suo talento ha conquistato, in un volo di libertà,
Applausi, luci, e il mormorio delle folle in adorazione,
Il suo nome inciso, in lettere d’oro, nella storia e nell’ovazione.

La seconda, quieta forza, con un sorriso gentile e sereno,
Ha scelto i sentieri nascosti, lontano dal clamore terreno,
Il suo valore non misurato da riflettori o fanali accesi,
Ma nei cuori di chi ha toccato, nei gesti semplici e cortesi.

Oh, come il destino gioca con i fili della vita umana,
Una al vertice della gloria, l’altra come dolce arcana,
Ma entrambe, radicate in un amore incondizionato,
Due metà di un intero, in un legame mai spezzato.

L’una con il mondo, a condividere il suo splendore,
L’altra con la famiglia, a nutrire con calore,
Non meno grande, non meno significativa,
La sua luce interiore, dolce e viva.

A te, sorella famosa, che il mondo ha celebrato,
E a te, sorella discreta, nel silenzio apprezzato,
Questa ode, come un ponte tra i vostri destini,
Un omaggio alla vostra essenza, nelle sue mille sfumature fini.

Sarzana vi custodisce, nei ricordi e nelle strade,
Due anime gemelle, come le note di una ballata,
Una sinfonia di vita, amore e dedizione,
Che risuona eterna, nel cuore della nostra nazione.

Oh, sorelle di Sarzana, diverse eppur unite,
Nel vostro essere, un’armonia di vite fiorite,
L’una nella luce, l’altra nell’ombra radiante,
Insieme danzate, in un eterno incanto scintillante.

Altra definizione di intelligenza

Stavolta la definizione arriva da Cloude3 nelle sue 3 varianti


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L’intelligenza è una capacità mentale complessa che si manifesta in diverse forme e si può definire come la capacità di un individuo, umano o artificiale, di comprendere, apprendere, risolvere problemi, prendere decisioni e adattarsi all’ambiente circostante. Le principali caratteristiche dell’intelligenza includono:

  1. Capacità di acquisire e applicare conoscenze ed esperienze.
  2. Abilità di ragionare, analizzare e risolvere problemi in modo efficace.
  3. Flessibilità e adattabilità nel pensiero e nel comportamento.
  4. Capacità di imparare, memorizzare e recuperare informazioni.
  5. Abilità di comprendere e comunicare in modo efficace.
  6. Creatività e capacità di generare nuove idee e soluzioni.

L’intelligenza può manifestarsi in diverse forme, come l’intelligenza linguistica, logico-matematica, spaziale, musicale, interpersonale, intrapersonale e naturalistica. Inoltre, gli studi sull’intelligenza artificiale cercano di replicare e migliorare alcune di queste capacità in sistemi tecnologici.

In sintesi, l’intelligenza rappresenta la capacità di un individuo o di un sistema di elaborare informazioni, risolvere problemi e adattarsi in modo efficace all’ambiente circostante.


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L’intelligenza è la capacità di acquisire e applicare conoscenze e abilità. Essa coinvolge diverse facoltà cognitive come il ragionamento, la risoluzione dei problemi, la pianificazione, l’apprendimento, la comprensione del linguaggio, la percezione, la memoria e altre funzioni mentali superiori. L’intelligenza permette di adattarsi all’ambiente, apprendere dall’esperienza, pensare in modo astratto e risolvere problemi nuovi e complessi.

Esistono diverse forme di intelligenza, come l’intelligenza logico-matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetica, interpersonale e intrapersonale. L’intelligenza può essere misurata attraverso test standardizzati come il quoziente intellettivo (QI), anche se questi test hanno dei limiti e non riescono a cogliere tutte le sfaccettature dell’intelligenza umana.

L’intelligenza è il risultato di fattori genetici, ambientali e dell’esperienza vissuta. È una capacità presente in vari gradi negli esseri umani e, in forme diverse, anche in alcune specie animali. L’intelligenza artificiale è un campo di ricerca che mira a replicare o addirittura superare l’intelligenza umana attraverso sistemi informatici.


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L’intelligenza è un concetto complesso e sfaccettato, difficile da definire in modo univoco. In generale, può essere descritta come la capacità di apprendere, comprendere, ragionare, risolvere problemi e adattarsi a situazioni nuove. Ecco alcuni aspetti chiave dell’intelligenza:

  1. Apprendimento: L’abilità di acquisire nuove conoscenze e competenze attraverso l’esperienza, l’osservazione e lo studio.
  2. Ragionamento: La capacità di elaborare informazioni, trarre conclusioni, prendere decisioni e risolvere problemi in modo logico e analitico.
  3. Creatività: L’abilità di generare idee originali, trovare soluzioni innovative e pensare in modo non convenzionale.
  4. Adattabilità: La capacità di adeguarsi a situazioni nuove o mutevoli, modificando il proprio comportamento e le proprie strategie in base alle circostanze.
  5. Comunicazione: L’abilità di trasmettere e comprendere informazioni, idee ed emozioni in modo efficace attraverso vari mezzi, come il linguaggio, la scrittura e l’espressione non verbale.
  6. Metacognizione: La consapevolezza dei propri processi di pensiero e la capacità di riflettere sul proprio apprendimento e ragionamento.

È importante notare che l’intelligenza si manifesta in molti modi diversi e può essere influenzata da fattori genetici, ambientali e culturali. Inoltre, esistono diverse teorie e modelli di intelligenza, come la teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, che suggerisce l’esistenza di diversi tipi di intelligenza (ad es. linguistica, logico-matematica, spaziale, musicale, interpersonale, intrapersonale).

Definizione di intelligenza

L’intelligenza è un concetto complesso e multifacetico che può essere definito in diversi modi a seconda della disciplina di riferimento, come la psicologia, le scienze cognitive, la filosofia, e persino l’intelligenza artificiale. Ecco alcune delle definizioni e prospettive più rilevanti:

Definizioni Psicologiche

  1. Definizione Classica: L’intelligenza è spesso definita come la capacità di acquisire e applicare conoscenze e competenze. Include abilità come la risoluzione di problemi, la capacità di ragionamento, l’apprendimento, e la comprensione.
  2. Teoria delle Intelligenze Multiple di Howard Gardner: Gardner ha proposto che esistono diverse forme di intelligenza, ognuna delle quali rappresenta un modo diverso di interagire con il mondo. Queste includono:
  • Intelligenza linguistica
  • Intelligenza logico-matematica
  • Intelligenza spaziale
  • Intelligenza musicale
  • Intelligenza corporeo-cinestetica
  • Intelligenza interpersonale
  • Intelligenza intrapersonale
  • Intelligenza naturalistica
  1. Intelligenza Emotiva: Proposta da Daniel Goleman, questa forma di intelligenza riguarda la capacità di riconoscere, comprendere, gestire e usare in modo consapevole le proprie emozioni e quelle degli altri.
  2. Teoria Triarchica di Robert Sternberg: Sternberg ha proposto che l’intelligenza si compone di tre parti:
  • Intelligenza analitica: Capacità di analizzare, valutare, giudicare, comparare e contrastare.
  • Intelligenza creativa: Capacità di creare, inventare, scoprire, immaginare.
  • Intelligenza pratica: Capacità di applicare e implementare conoscenze nel mondo reale.

Definizioni Scientifiche e Cognitive

  1. Prospettiva Neuroscientifica: L’intelligenza è vista come la funzione del cervello di elaborare informazioni, adattarsi alle nuove situazioni, risolvere problemi e comprendere concetti complessi. È spesso misurata attraverso l’attività cerebrale e le connessioni neuronali.
  2. Prospettiva dell’Intelligenza Artificiale: Nell’ambito dell’intelligenza artificiale, l’intelligenza è la capacità di una macchina di eseguire compiti che richiedono intelligenza umana, come riconoscere modelli, apprendere dall’esperienza, comprendere il linguaggio naturale e risolvere problemi complessi.

Prospettiva Filosofica

La filosofia esplora l’intelligenza sotto l’aspetto dell’epistemologia (teoria della conoscenza) e della mente. Ci si interroga sulla natura della coscienza, della comprensione e del pensiero razionale, nonché sulla differenza tra l’intelligenza umana e quella artificiale.

Misurazione dell’Intelligenza

L’intelligenza è comunemente misurata attraverso test psicometrici, come il Quoziente Intellettivo (QI), che valuta vari tipi di abilità cognitive, tra cui la memoria, il ragionamento logico, e la capacità verbale. Tuttavia, questi test sono stati criticati per non cogliere l’intera gamma delle capacità umane e per essere influenzati da fattori culturali e socioeconomici.

Conclusione

L’intelligenza è una capacità complessa e multidimensionale che coinvolge la capacità di pensare, apprendere, adattarsi, e comprendere. Le diverse definizioni e teorie riflettono la ricchezza e la diversità del concetto, riconoscendo che non esiste un’unica forma di intelligenza, ma piuttosto una varietà di capacità cognitive che si manifestano in modi diversi nelle persone.

C’è vita dopo la morte?

La questione se ci sia vita dopo la morte è una delle domande più antiche e profonde che l’umanità si sia mai posta. Le risposte a questa domanda variano notevolmente a seconda delle prospettive religiose, filosofiche, scientifiche e personali. Ecco un riassunto delle diverse prospettive:

Prospettive Religiose

  1. Cristianesimo: Molte denominazioni cristiane credono nella vita eterna. I credenti che seguono gli insegnamenti di Cristo e ricevono la grazia divina possono entrare in paradiso, mentre altri possono andare all’inferno o in purgatorio.
  2. Islam: L’Islam insegna che ci sarà una vita dopo la morte in cui le persone saranno giudicate da Allah. I giusti entreranno in paradiso (Jannah) e i peccatori saranno puniti all’inferno (Jahannam).
  3. Induismo e Buddismo: Queste religioni credono nella reincarnazione, dove l’anima si reincarna in un nuovo corpo dopo la morte, in base al karma accumulato nelle vite precedenti. L’obiettivo finale è raggiungere la liberazione (moksha o nirvana) dal ciclo delle rinascite.
  4. Ebraismo: Le visioni variano; alcune correnti credono in un aldilà e nella resurrezione dei morti, mentre altre sono più concentrate sulla vita presente e sull’eredità spirituale.

Prospettive Filosofiche

  1. Dualismo: Questa prospettiva, sostenuta da filosofi come Cartesio, sostiene che la mente o l’anima è separata dal corpo e può continuare a esistere dopo la morte fisica.
  2. Materialismo: Sostenuta da filosofi come Epicuro e molti scienziati contemporanei, questa visione afferma che la coscienza e la mente sono il risultato dell’attività cerebrale. Quando il cervello muore, cessano anche la coscienza e la mente.

Prospettive Scientifiche

La scienza non ha prove concrete che dimostrino l’esistenza della vita dopo la morte. La maggior parte degli scienziati sostiene che la coscienza è un prodotto del cervello, quindi quando il cervello cessa di funzionare, la coscienza termina. Tuttavia, ci sono studi su esperienze di pre-morte (NDE) che alcuni interpretano come indicazioni di un’eventuale esistenza oltre la morte, sebbene queste esperienze possano essere spiegate anche come fenomeni neurologici.

Prospettive Personali

Molte persone hanno esperienze soggettive e personali che alimentano le loro credenze in una vita dopo la morte. Queste esperienze possono includere sogni, visioni, o sensazioni di connessione con i defunti.

Conclusione

La questione della vita dopo la morte rimane aperta e altamente personale. Le risposte dipendono dalle proprie credenze, esperienze e formazione culturale. Non c’è una risposta definitiva universalmente accettata, e ognuno deve trovare la propria risposta in base alle proprie convinzioni e riflessioni.

Dentro le IA

Quello che ho visto sino a ora sulla IA, di ragionamento ha ben poco.
È più un indottrinamento martellante al pensiero unico dominante.
Facciamo un esempio.
Ho dato in pasto a notebooklm di google, attualmente disponibile solo con ip USA, questo pdf: Edward L Bernays – Propaganda.
Che conclusioni ne ha tratto?
Che bisogna fidarsi di “fonti affidabili” e come fonti affidabili ha citato i media di regime che sono appunto coloro che fanno propaganda.
Ha capito l’esatto contrario di ciò che c’è scritto in quel libro.
Non ci vuole un genio a capire che un governo per fare propaganda, non affida il messaggio al panettiere sotto casa ma ai media che vengono spacciati come organi di informazione liberi e indipendenti.

Ma ne avrei molti altri di esempi che illustrano il vero scopo delle IA.
Ho chiesto, domanda senza secondi fini, la differenza di peso fra un cervello maschile e uno femminile.
Semplice domanda anatomica.
Il peso non me lo ha detto, in compenso mi ha fatto una filippica sulla parità di genere e sul fatto che non bisogna basarsi sul peso per fare discriminazioni.
Solo che io non avevo detto nulla riguardo di ciò.
Ho spiegato che la mia era una semplicissima richiesta e che non c’era nessuna intenzione di discriminare e solo allora si è decisa a fornirmi il peso.
Però è significativo che il primo approccio sia stato quello di indottrinare all’ideologia propagandista occidentale.

Poi ci sono quelle che vengono definite IA e che manipolano immagini o creano brani musicali ma quella è bassa manovalanza.
Togliere lo sfondo a una foto e sostituirlo con un altro non significa essere intelligenti.
Lo facevo a mano con photoshop prima di lavorare in università e l’unica differenza è che mi ci voleva più tempo ma il risultato era identico.

Sui brani musicali invece ammetto che si ottengono ottimi risultati ma il merito non è delle IA ma bensì a causa del fatto che siamo sommersi da pseudo artisti che fanno brani di merda.
Non sono le IA che fanno buoni prodotti, sono gli umani che fanno prodotti scarsi.
Basta vedere le manifestazioni canore come l’eurovison.
Tutti personaggi che si atteggiano a “diversi” perché in realtà non sanno cantare.
Se hai un buon brano, non hai bisogno di vestirti come un vecchio puttanone, se lo fai è perché vuoi distogliere l’attenzione dal brano che fa schifo per farti accettare in quanto aderente all’ideologia woke politicamente corrotta

La definizione di intelligenza non è cosa semplice ma di sicuro non può essere ridotta a un mero confronto di velocità di elaborazione di operazioni meccaniche.
Se prendiamo un computer e un essere umano e a entrambi forniamo una serie di operazioni matematiche da calcolare, è scontato che la macchina finirà molto prima il lavoro ma questo non implica in alcun modo che la macchina sia quella intelligente e l’essere umano quello stupido.
Intelligenza è più simile al comprendere il senso di ciò che si sta facendo, che a farlo in modo sempre più veloce.