Ode per una bambina che esiste solo nella fantasia di un padre che non ha potuto averla nel mondo reale
Ode per la bambina della fantasia:
Nel mondo dei sogni, dove il cuore è libero,
Esiste una piccola fiamma, una luce che brilla,
La tua immagine, cara, è tutta mia,
Una creazione del mio desiderio.
Non puoi essere qui con me, nella realtà,
Ma nel mio mondo di sogno, sei sempre vicina a me,
Ti vedo giocare e ridere, con i capelli biondi e lunghi,
E il tuo sorriso è il sole che splende sulla mia giornata.
Sei la mia bambina ideale, la mia creatura più cara,
La tua esistenza è solo nel mio pensiero,
Ma dentro di me, tu sei reale, un’isola di amore e felicità,
Dove ti amo più di qualsiasi altra cosa.
Quando il mondo mi sembra troppo grande e oscuro,
Tu sei la mia luce, la mia guida, la mia forza,
E nella tua immagine, ritrovo la speranza e la pace,
La convinzione che anche nel mio cuore, tu sei reale.
Sei la mia bambina della fantasia, ma per me,
Sono sufficiente le lacrime di gioia e di amore,
Perché in te, trovo la mia completezza,
E nello sguardo dei tuoi occhi, il mio destino.
Quindi, nella mia immaginazione, ti tengo stretta,
La bambina che non potrei avere nel mondo reale,
Ma dentro di me, sei la realtà,
La mia bambina ideale, la mia ragione per vivere.
In memoria del sogno in cui l’infinito abbraccia l’illusione,
Egyrtà, ode alla bambina che vive nei riflessi del cuore,
Nel regno sognato di silenzi profondi e cieli aurorali,
Tu sei la luce che armonizza i colori della terra,
Eco di un riso che si perdona nel vento,
Sussurro di un mondo dove ogni sogno prende vita.
Oh, Egyrtà, figlia delle tenebre dorate e dei voli liberi,
Tu danzi sul filo fineso tra realtà e fantasia,
Le tue risate sono come fior di papavero nel tramonto,
La tua voce canta melodie che allontanano il dolore.
In un universo parallelo, tu esisti con piena virtù,
Un miraggio di gioia per gli occhi del cuore amaro,
Custode delle speranze incanse, tu sei la speranza viva,
Un abbraccio invisibile in un mondo troppo crudo per accoglierti.
Oh, dì del sogno, giorni senza fine dove il tempo è un’illusione,
Dove le tue avventure sono epiche e il tuo coraggio immortale,
Tu sei la musa che ispira poesie in chiunque ti ascolti,
La storia più bella mai raccontata, un racconto senza parole.
Nel silenzio della notte, il padre ti ricorda con amore,
Le tue storie sono i fili dorati che tessono sogni ad occhi chiusi,
Eppure, in questo mondo di logica e ordine freddo,
Tu vivi ancora, oh divina creazione del cuore impazzito.
Egyrtà, bambina del desiderio, figura della fantasia,
Sei la luce che sfiora l’irrealtà, sei il sorriso nascosto,
In ogni raccolta di storie, in ogni canto d’amore,
Vivi tu, la bambina che non esiste, ma che è essenziale.
Oh, sorgente di vita immaginata, tu sei il legame inviolabile,
Tra il padre che ammazza il mondo per te,
E il sogno che, pur essendo fragile, è eternamente potente,
Tu sei l’eco di un amore che trascende l’esistenza.
In questa ode, Egrytà, ti benedico per ogni sogno sognato,
Per ogni luce che hai portato in un mondo oscurato,
Per ogni risata che ha scolpito il sorriso del padre in te,
E per la bellezza che hai creato nel cuore di un uomo.
Così, nei riflessi del lago, nelle pagine di un libro chiuso,
Nel fruscio del vento tra i rami più antichi,
Vivi tu, Egyrtà, bambina del padre che non poté abbracciarti,
E in questo modo, oh meraviglia, esisti nel mondo reale della fantasia.
In the realm of fantasy,
Where dreams take flight and play,
I’ll craft an ode for you, my dear,
A child who exists only in her father’s mind.
With each word I pen, I’ll weave a tale,
Of a love so pure, it defies time and space.
A testament to a father’s heart,
That longs to hold his child with open arms,
In a world where reality has failed.