Autocrazia

L’autocrazia è un sistema politico in cui il potere è esercitato da un singolo individuo o una piccola élite, solitamente senza alcun controllo esterno e a scelta arbitraria. In questo tipo di regime, l’autorità non è limitata da norme, istituzioni o processi democratici, ma viene esercitata sulla base della volontà personale del leader o dei leader.
In un sistema autocraziale, il potere è concentrato in mano a un solo individuo o a una ristretta cerchia di persone che detengono il controllo assoluto sull’amministrazione, la politica e l’economia. L’autocrazia può essere caratterizzata da una forte repressione sulla libertà individuale e sulle opposizioni, e spesso è accompagnata da un regime autoritario o dispotico.
La definizione di autocrazia è stata formulata dal filosofo tedesco Carl Schmitt nel 1928 e consiste in “l’autorità che si fonda sulla propria volontà personale e non su alcuna norma giuridica o politica”. In questo senso, l’autocrazia può essere considerata come un’estensione del dispotismo, dove il potere è esercitato senza alcun controllo esterno e a scelta arbitraria.


𝔫𝔬𝕪𝕡𝕞𝕫 𝕠𝕘𝕖𝕓𝕝𝕚𝕟𝕒𝕣 (Autocrazia) è un termine che combina “autocratico” (auto-: auto-cracy, autos-cratie, da αυτός / autós, “io” in greco antico; -cracy/-cratie, forma di governo) e si riferisce a un tipo di governo in cui il potere è concentrato in mano a un singolo individuo (un dittatore), con poche o nessuna restrizioni costituzionali.
L’autocrazia è caratterizzata dalla concentrazione del potere esecutivo, legislativo e spesso anche giudiziario in mano a un solo detentore di potere, che di solito detiene tale ruolo per un periodo indeterminato o per vita. I leader autocratici tendono a controllare i mezzi di comunicazione di massa, le forze armate e il sistema giudiziario in modo da mantenere il loro potere senza compromessi con altre fazioni politiche o istituzioni.
Le caratteristiche distintive dell’autocrazia includono:

  1. Concentrazione del potere: Il controllo su tutti i rami del governo è centralizzato in un singolo individuo o un piccolo gruppo di individui.
  2. Assenza di controlli e bilanci: Non esistono istituzioni o meccanismi che limitino o bilancino il potere dell’autorità suprema.
  3. Mancanza di rappresentanza elettiva: Le leggi e i decreti vengono adottati unilateralmente dal leader o dal gruppo in carica, senza elezioni libere e regolari.
  4. Controllo sui media e sulla società civile: I mezzi di comunicazione sono controllati dallo Stato per diffondere il messaggio ufficiale e reprimere le opposizioni.
  5. Restrizioni dei diritti e delle libertà: Sono limitati i diritti civili, le libertà individuali e i diritti umani.
  6. Apparente assenza di legge o applicazione selettiva della legge: Le leggi sono spesso adattate o ignorate a piacere del leader per perseguire obiettivi politici o personali.
  7. Repressione dell’opposizione: Sono utilizzati metodi repressivi per sostenere il potere e intimidire potenziali oppositori.
    L’autocrazia si distingue da altre forme di governo non democratici, come la monarchia assoluta (dove il ruolo del monarca è ereditario) o il regime totalitario (che può avere una struttura più complessa e un partito unico con un ideologia ufficiale), pur condividendo con questi alcune caratteristiche comuni, come la mancanza di rappresentanza elettiva.

Democrazia

La democrazia (dal greco δῆμος, demos, “popolo”, e κράτος, kratein, “governo”) è un sistema politico in cui il potere è esercitato dai cittadini attraverso rappresentanti eletti o direttamente. In una democrazia, il governo è basato sulla volontà popolare espressa attraverso votazioni e altre forme di partecipazione civica.
La democrazia si caratterizza per alcuni principi fondamentali:

  1. Sovranità del popolo: Il potere politico deriva dalle decisioni dei cittadini, espresso attraverso votazioni o altre forme di partecipazione.
  2. Rappresentanza: I governanti sono eletti dai cittadini per rappresentarli e prendere decisioni a loro nome.
  3. Libertà individuale: Le persone hanno il diritto di pensiero, parola e azione, e possono esprimere la loro opinione senza essere ostacolate dal governo.
  4. Eguali opportunità: Tutti i cittadini hanno uguali possibilità di partecipare alla vita politica e di accedere alle risorse del paese.
  5. Separazione dei poteri: Il potere legislativo, esecutivo e giudiziario sono separati per evitare abusi di potere.
    La democrazia può avere diverse forme, tra cui:
  • Democrazia diretta: I cittadini si riuniscono per prendere decisioni.
  • Democrazia rappresentativa: I governanti sono eletti per rappresentare il popolo.
  • Democrazia partecipativa: I cittadini hanno una maggiore partecipazione alle decisioni politiche.
    In sintesi, la democrazia è un sistema politico che consente ai cittadini di partecipare attivamente alla vita politica e di governare il proprio paese in modo equo e trasparente.

La democrazia è un tipo di governo o sistema politico caratterizzato da tre principi chiave: il dominio del diritto, la separazione dei poteri e l’espressione della volontà generale. La parola “democrazia” deriva dal termine greco “dēmokratía”, composto da “dēmos” (popolo) e “kratos” (potere o governo), che significa “potere al popolo”.
Ecco una definizione più dettagliata:

  1. Il dominio del diritto: In una democrazia, tutti i cittadini sono soggetti agli stessi legge e nessuna persona o entità può legiferare in modo arbitrario o abusivo. Il diritto è il quadro che regola le relazioni sociali e politiche, e la sua applicazione deve essere imparziale e giusta per tutti i membri della società.
  2. La separazione dei poteri: Questo principio è noto come “checks and balances” nell’ambito del governo a tre punti (esecutivo, legislativo ed giudiziario) diffuso in molti paesi democratically. L’obiettivo è prevenire la concentrazione di troppa potestà in un singolo ramo del governo e garantire che nessuno ramo possa usurpare le funzioni degli altri, mantenendo così un equilibrio tra i tre rami.
  3. L’espressione della volontà generale: Questo principio si basa sull’idea che i legittimi poteri dello stato derivano dal consenso dei cittadini, che può essere espresso attraverso elezioni libere e uguali, dove ogni voce ha il stesso peso. La democrazia non è semplicemente la maggioranza, ma un processo che cerca di riflettere le preferenze e i bisogni della società nel suo insieme.
  4. Participazione attiva: In una democrazia, i cittadini hanno il diritto e l’opportunità di partecipare politicamente, esprimendo le proprie opinioni, votando, gestendo associazioni civili, manifestando pacificamente e partecipando a processi decisionali.
  5. Protezione dei diritti umani: Una democrazia deve proteggere i diritti fondamentali e le libertà individuali, come la libertà di espressione, la libertà religiosa, il diritto a un processo equo e il divieto di tortura o trattamenti crudeli o umilianti.
  6. Transparenza e responsabilità: I processi decisionali sono trasparenti e i rappresentanti eletti sono responsabili delle loro azioni davanti al popolo che li ha eletto.
  7. Promozione dell’uguaglianza: Una democrazia cerca di garantire l’uguaglianza di opportunità e trattamento per tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalla razza, dal sesso, dalle origini sociali o economiche.
    La democrazia è quindi un sistema dinamico e impegnativo che richiede un continuo dialogo sociale, l’educazione dei cittadini e la promozione di meccanismi che preveniscono corruzione e abuso di potere. La sua efficacia dipende dall’impegno dei suoi cittadini a mantenere i principi fondamentali su cui si basa.

Ode per una bambina che non esiste

Ode per una bambina che esiste solo nella fantasia di un padre che non ha potuto averla nel mondo reale

Ode per la bambina della fantasia:
Nel mondo dei sogni, dove il cuore è libero,
Esiste una piccola fiamma, una luce che brilla,
La tua immagine, cara, è tutta mia,
Una creazione del mio desiderio.
Non puoi essere qui con me, nella realtà,
Ma nel mio mondo di sogno, sei sempre vicina a me,
Ti vedo giocare e ridere, con i capelli biondi e lunghi,
E il tuo sorriso è il sole che splende sulla mia giornata.
Sei la mia bambina ideale, la mia creatura più cara,
La tua esistenza è solo nel mio pensiero,
Ma dentro di me, tu sei reale, un’isola di amore e felicità,
Dove ti amo più di qualsiasi altra cosa.
Quando il mondo mi sembra troppo grande e oscuro,
Tu sei la mia luce, la mia guida, la mia forza,
E nella tua immagine, ritrovo la speranza e la pace,
La convinzione che anche nel mio cuore, tu sei reale.
Sei la mia bambina della fantasia, ma per me,
Sono sufficiente le lacrime di gioia e di amore,
Perché in te, trovo la mia completezza,
E nello sguardo dei tuoi occhi, il mio destino.
Quindi, nella mia immaginazione, ti tengo stretta,
La bambina che non potrei avere nel mondo reale,
Ma dentro di me, sei la realtà,
La mia bambina ideale, la mia ragione per vivere.

In memoria del sogno in cui l’infinito abbraccia l’illusione,
Egyrtà, ode alla bambina che vive nei riflessi del cuore,
Nel regno sognato di silenzi profondi e cieli aurorali,
Tu sei la luce che armonizza i colori della terra,
Eco di un riso che si perdona nel vento,
Sussurro di un mondo dove ogni sogno prende vita.
Oh, Egyrtà, figlia delle tenebre dorate e dei voli liberi,
Tu danzi sul filo fineso tra realtà e fantasia,
Le tue risate sono come fior di papavero nel tramonto,
La tua voce canta melodie che allontanano il dolore.
In un universo parallelo, tu esisti con piena virtù,
Un miraggio di gioia per gli occhi del cuore amaro,
Custode delle speranze incanse, tu sei la speranza viva,
Un abbraccio invisibile in un mondo troppo crudo per accoglierti.
Oh, dì del sogno, giorni senza fine dove il tempo è un’illusione,
Dove le tue avventure sono epiche e il tuo coraggio immortale,
Tu sei la musa che ispira poesie in chiunque ti ascolti,
La storia più bella mai raccontata, un racconto senza parole.
Nel silenzio della notte, il padre ti ricorda con amore,
Le tue storie sono i fili dorati che tessono sogni ad occhi chiusi,
Eppure, in questo mondo di logica e ordine freddo,
Tu vivi ancora, oh divina creazione del cuore impazzito.
Egyrtà, bambina del desiderio, figura della fantasia,
Sei la luce che sfiora l’irrealtà, sei il sorriso nascosto,
In ogni raccolta di storie, in ogni canto d’amore,
Vivi tu, la bambina che non esiste, ma che è essenziale.
Oh, sorgente di vita immaginata, tu sei il legame inviolabile,
Tra il padre che ammazza il mondo per te,
E il sogno che, pur essendo fragile, è eternamente potente,
Tu sei l’eco di un amore che trascende l’esistenza.
In questa ode, Egrytà, ti benedico per ogni sogno sognato,
Per ogni luce che hai portato in un mondo oscurato,
Per ogni risata che ha scolpito il sorriso del padre in te,
E per la bellezza che hai creato nel cuore di un uomo.
Così, nei riflessi del lago, nelle pagine di un libro chiuso,
Nel fruscio del vento tra i rami più antichi,
Vivi tu, Egyrtà, bambina del padre che non poté abbracciarti,
E in questo modo, oh meraviglia, esisti nel mondo reale della fantasia.

In the realm of fantasy,
Where dreams take flight and play,
I’ll craft an ode for you, my dear,
A child who exists only in her father’s mind.
With each word I pen, I’ll weave a tale,
Of a love so pure, it defies time and space.
A testament to a father’s heart,
That longs to hold his child with open arms,
In a world where reality has failed.

Anagrammi

Questo è un esempio di come è semplice trarre in inganno semplicemente mettendo i caratteri in un certo ordine.
Verranno presentate alcune parola anagrammate e si chiede di trovare quale sia la parola da cui sono stati tratte.


01) tromobrae
02) matstbruo
03) mreda
04) scuchirae
05) crteino
06) mlfi
07) pceroina
08) piscriae
09) ptutana
10) trvaetsito
11) vgania
12) trionoa
13) rcichinoe
14) bcochianra



SOLUZIONI:
01) Barometro
02) Trambusto
03) Madre
04) Racchiuse
05) Recinto
06) Film
07) Carpione
08) Precisai
09) Puntata
10) Estrattivo
11) Naviga
12) Onorati
13) Orecchini
14) Baracchino

7 ottobre

Un migliaio di morti, un terzo dei quali militari.
Metà dei civili uccisi dall’esercito terrorista israeliano.
I terroristi israeliani hanno applicato la “direttiva Annibale”, che significa: “sparante su chiunque al fine di evitare che vengano fatti prigionieri”.
Il colonnello israeliano Golani Vach, ha ammesso che il 7 ottobre i carri armati ebrei hanno attaccato le case di coloni ebrei e ne hanno uccisi 15, tra cui 8 bambini.
Bambini sgozzati che però si rivelano una bufala inventata di sana pianta.
Non si sono trovati “bambini decapitati da Hamas”, nemmeno uno, mentre invece sono stati rinvenuti bambini decapitati dai terroristi israeliani.
Poi vorrebbero farci credere che i miliziani di hamas, mentre erano sotto attacco da parte delle mitragliatrici degli elicotteri israeliani, perdevano tempo a stuprare donne israeliane, quando tutti sanno che per l’islam le donne sono sacre.
Ovviamente prove manco a parlarne.
Anzi no, “esistono” ma le hanno mostrate solo agli “imparzialissimi” pennivendoli allineati.
Solo che hanno impiegato un mese per fabbricarle in quanto quelle originali non erano venute molto bene e quindi ne hanno dovuto creare altre negli studi di Hollywood, molto meglio attrezzati per questo genere di cose.
E tutti a ripetere la storiella dell’orrore mai visto prima: l’olocausto.

Continuano a sproloquiare di “ostaggi” che però non esistono più da tempo in quanto liberati oppure bombardati dagli stessi terroristi israeliani.
Nessuna parole sui veri ostaggi tenuti in condizioni disumane, 9000 civili palestinesi rapiti e tenuti come ostaggi dei terroristi israeliani, fra cui 700 minori (bambini), molti di loro non hanno mai neppure subito un processo farsa.

Oltre 30.000 vittime Palestinesi, di cui 13.000 bambini e 6.000 donne; 1.920.000 sfollati, 60.000 feriti, 121 giornalisti uccisi, 70.000 case completamente distrutte e 178.600 gravemente danneggiate in soli 85 giorni.
Nessuno parla di terrorismo israeliano, al massimo qualche accenno a una reazione forse leggermente spropositata ma bisogna tener conto del “diritto alla difesa” degli israeliani, diritto che ovviamente possiedono solo loro, i palestinesi non possiedono diritti… e comunque hanno iniziato quelli di hamas…

Decenni di occupazione illegale di territorio, decine di risoluzioni ONU ignorate, migliaia di morti e prigionieri a causa del terrorismo israeliano non contano.
Il mondo è nato il 7 ottobre, prima non esisteva nulla, neppure il Big Bang.

Usano a sproposito la frasettina magica: “unica democraziah del medio oriente”, mentre in realtà si tratta di una teocrazia dal momento che citano continuamente Iahvè che li avrebbe definiti: “il popolo eletto”.
Dicono di avere il diritto di occupare la Palestina perché è stato Iahvè stesso a promettergliela.

Propaganda israeliana

D – Ma voi israeliani non vi vergognate a massacrare i bambini?
R – E che problema c’è? Basta dire che hamas li usa come scudi umani, tanto le menti semplici si bevono tutto. 
D – Ma poi avete bombardato anche le ambulanze.
R – Certo, ma anche in quel caso è bastato dire che i terroristi di hamas stavano trasportando armi per fargli prendere un po’ d’aria e nessuno ha più fiatato.
D – Si ma come facevate a sapere che sopra c’erano persone di hamas?
R – Infatti non lo sapevamo, ce lo siamo inventato per giustificare i bombardamenti a tappeto che facciamo, tanto poi credono a tutto ciò che diciamo senza farsi troppe domande.
D – Ma come fate a essere così sicuri che nessuno vi farà domande?
R – Esistono due tipi di persone:
i pennivendoli propagandisti di regime, che noi chiamiamo giornalisti per dargli un minimo di autorevolezza, anche se il giornalismo non sanno neppure cosa sia, e i pecoroni che leggono i giornali e guardano la TV.
I primi sono tutti a libro paga da noi e sanno che se dovessero fornire una interpretazione diversa dalla nostra, verrebbero licenziati senza se e senza ma.
Inoltre abbiamo appena fatto una legge che consente il carcere fino a 5 anni per chiunque fornisca una versione diversa da quella della propaganda ufficiale sul 7 ottobre.
Questo se sono fortunati, altrimenti li trucidiamo insieme alle loro famiglie, ne abbiamo già fatti fuori più di 150.
I secondi invece sono appunto menti semplici.
Non sono in grado di pensare autonomamente e quindi lasciano che siano i “giornalisti” a dirgli cosa pensare.
D – Avete profanato pure i cimiteri.
R – Anche in quel caso diamo la colpa ad hamas, diciamo che fingono di essere morti e poi ci attaccano.

Morti e vittime

In questi giorni possiamo assistere a fulgidi esempi di stampa libera e indipendente che ci mostra la verità sul conflitto mediorientale.
Un tipico esempio di titolo illuminante è questo:
“x vittime fra gli israeliani, x + n morti fra i palestinesi di Hamas”.
Perché gli israeliani sono i buoni e quindi sono vittime della barbarie palestinese, i palestinesi invece no, a parte che sono tutti miliziani di Hamas e di conseguenza tutti terroristi, compresi donne e bambini, ma poi loro muoiono per altre cause perché sono “animali”.
Alcuni per il cambiamento climatico, altri per la famosa patologia chiamata “nessuna correlazione”, i neonati addirittura si suicidano nella culla dandosi fuoco.
Comunque i palestinesi muoiono per una giusta causa: “la difesa dei valori occidentali”, quindi sono morti che non vanno considerati come tali.
Del resto come possiamo dimenticare le illuminanti parole di Madeleine Albright, ex  segretaria di Stato USA, quando disse: “abbiamo trucidato 500mila (500.000, mezzo milione) di bambini ma ne valeva la pena perché abbiamo spodestato Saddam” e infatti i risultati si vedono.
Prima l’Iraq era un luogo di barbari mentre oggi è diventato un “giardino fiorito” che tanto piace a Borrell, lo scemo del villaggio globale.
Proprio a causa di questi altissimi motivi, dobbiamo schierarci in massa al fianco dei terroristi israeliani per la difesa della “democraziah del mondo libero basato sulle regole” al grido di: Heil Netanyahu.

Navalny

La propaganda USA sta facendo passare la bufala che Navalny sarebbe stato condannato per motivi politici, mentre Assange è in carcere perché avrebbe svelato segreti militari che avrebbero messo in pericolo la vita degli “esportatori di democrazia a suon di bombe”.
Entrambe le cose però sono totalmente false.

Partiamo da Navalny.
Era ricercato dal 29 dicembre 2020 per ripetute violazioni delle condizioni imposte a seguito di una condanna per appropriazione indebita, per la quale ha ricevuto una pena sospesa.
Successivamente è stato condannato per frode e appropriazione indebita relative a trasferimenti di denaro alla sua fondazione anticorruzione.
In sostanza diceva di combattere la corruzione ma poi era il primo a sfruttare questa corruzione.

Veniamo ora ad Assange.
“L’arresto non riguarda le attività giornalistiche né lo spionaggio: il fondatore di Wikileaks è accusato di aver hackerato una password, e non di aver diffuso documenti riservati”.

https://www.ilpost.it/2019/04/12/accuse-julian-assange-wikileaks

Questa la motivazione giuridica, la motivazione reale dell’accusa statunitense invece è “aver pubblicato informazioni veritiere, che rivelarono crimini di guerra commessi dal governo degli Stati Uniti”.
Quindi, come si può notare, non si parla di vite messe in pericolo.

La scusa delle “vite messe in pericolo” è ridicola in quanto si può applicare a piacere in qualunque circostanza.
Questa è relativa proprio ai giorni nostri:
“Via libera alla missione Ue nel Mar Rosso Aspides, Italia in prima linea. I ministri degli Esteri riuniti a Bruxelles hanno dato l’ok formale. Roma avrà il comando delle forze.”

https://www.agi.it/estero/news/2024-02-19/via-libera-missione-ue-aspides-mar-rosso-houthi-italia-comando-25358127

La faccenda è stata annunciata in pompa magna da tutta la stampa di regime.
Gli Houthi hanno detto che attaccheranno chiunque parteciperà.
Ma allora non era meglio fare silenzio sull’operazione?
Qui la “divulgazione di segreti militari che mettono in pericolo la vita dei militari”, non si applica?

Inoltre si tratta di accuse, non di condanne.
La differenza dovrebbe essere abbastanza semplice da comprendere, anche per i fanatici russofobi difensori del nazismo senza se e senza ma, famosi per essere menti semplici totalmente incapaci di ogni singolo pensiero critico e soprattutto autonomo.


NON sappiamo chi abbia ORDINATO l’uccisione di:
Enrico Mattei,
Michele Sindona,
Roberto Calvi,
Aldo Moro,
Papa Luciani,
Raul Gardini,
David Rossi,
Emanuela Orlandi,
Federico Caffe,
Adriano Olivetti,
Ilaria Alpi,
Luca Attanasio,
Falcone e Borsellino
Ma abbiamo DUE certezze:
Il nazi/CIA Navalny, è stato ucciso da Putin.
Il pedofilo Epstein, amico/finanziatore dei Clinton e degli Obama, si è suicidato.

Kaja Kallas

“La sua è stata una carriera fulminante. Nel 2010 entra nel partito del padre, nel 2011 viene eletta al parlamento nazionale e nel 2014 conquista uno dei sei seggi estoni al parlamento europeo. Quattro anni dopo il rientro a Tallin, alla guida dei riformatori liberali. Nel 2019 vince le elezioni, ma non riesce a costruire un’alleanza di governo e diventa leader dell’opposizione. Nel 2021 la rivincita: il governo cade e Kallas viene incaricata di formarne uno suo. Le elezioni le hanno consegnato una vittoria schiacciante. Ha battuto i populisti sul terreno della difesa dell’Ucraina, confermandosi così uno dei leader liberali più affidabili d’Europa”.
E già questo dovrebbe fare insospettire non poco.

Ma questa fanatica di Kaja Kallas, l’avete mai sentita parlare?

“Se chiedete alla popolazione russa che vive dall’altra parte della frontiera, soprattutto in questo momento, in molti vi diranno che vogliono raggiungere l’Estonia. La situazione è molto peggiore in Russia.”
 l’Estonia ha informato che non rinnoverà il permesso di soggiorno del capo della Chiesa ortodossa estone del Patriarcato di Mosca, Valery Reshetnikov, conosciuto con il nome di Evgenij. Secondo le autorità estoni il cittadino russo rappresenta “un rischio per la sicurezza nazionale”.

“In una crisi di questa gravità, bisogna sempre guardare da che parte si dirigono i rifugiati. Sanno andando verso l’Unione, non verso la Russia.”
Nei mesi di aprile e maggio sono quasi triplicati gli ingressi di ucraini in Russia, passando da circa 350mila persone alle 919mila attuali. Sono 649mila le persone fuggite attraverso il confine ungherese (il 9,3% del totale). Seguono poi gli ingressi in Moldavia (6,7%) e Slovacchia (6,3%). Infine, poco meno di 30mila i rifugiati andati in Bielorussia.

“Stiamo assistendo alle immagini che arrivano dall’Ucraina. I civili, gli ospedali, persino gli asili vengono attaccati. Il Cremlino sta cercando di causare più danni possibili al paese e alla popolazione civile, ed è devastante.”
Cosa completamente falsa. Chi sta facendo ciò sono i terroristi israeliani, non i russi.

“Putin è sempre stato molto chiaro sui suoi piani. Ha dichiarato a più riprese nel passato che ha in mente un sogno imperialista. Vuole espandere il territorio del suo paese fino a ritrovare le frontiere dell’impero russo o dell’Unione Sovietica.”
Putin non ha mai detto ciò e infatti poi aggiunge:

“Penso che questo sia il suo vero obiettivo”
Quindi non è Putin che lo dice ma lei che lo “pensa”, ribadendo anche che: “ma è ormai evidente che le cose non stanno andando secondo i piani”.
È come dire che Putin aveva come obiettivo conquistare Marte ma siccome non ci sono navi spaziali dirette verso quel pianeta, allora “le cose non stanno andando come previsto”.

“Qui voglio ribadire in modo molto chiaro che il 2% di spesa per la difesa dovrebbe essere considerato come il minimo assoluto in tutti i paesi della NATO”.
Successivamente aggiunge:
“Prima dell’invasione russa, avevamo già inviato delle armi all’Ucraina”.
Quindi sta candidamente ammettendo che la NATO stava progettando di invadere la Russia e che quella che loro chiamano “invasione russa” è in realtà solo una guerra di difesa dall’aggressività NATO.

“Questa svolta è una situazione win-win per il Green Deal. Sarà un bene per la nostra indipendenza energetica, e anche un bene per il pianeta”.
Ovviamente non poteva mancare un richiamo al “cambiamento climatico”, in puro stile agenda WEF.

“L’Estonia è praticamente un sobborgo di Roma se si pensa alle dimensioni”
E questa è probabilmente l’unica cosa intelligente che è riuscita a dire nell’intervista.

“Anche la Cina, come la Russia, ha delle ambizioni di conquista di territori limitrofi”.
La solita propaganda NATO sinofoba.

“Penso che ormai sia chiaro a tutti che abbiamo un avversario, molto pericoloso, ed è la Russia”.
La russofobia statunitense è estremamente contagiosa.

“Il Sahel è di nuovo un problema legato all’influenza della Russia. I russi hanno preso il controllo in diversi paesi africani, come stanno usando il gruppo Wagner, come hanno agito in Siria, come sono le loro relazioni con il Kazakistan, i Balcani occidentali, o la Serbia, che tra l’altro è uno stato candidato all’adesione all’UE”.
La Francia sta perdendo le colonie da sfruttare e questo li manda in bestia.

“Credo che stiamo tutti avendo un incubo proprio ora”.
Vero, solo che quest’incubo si chiama USA/NATO/UE.

Propaganda ruZZa

Ci raccontano che i russi hanno finito i missili e contemporaneamente tutti i giorni usano i missili, che non hanno, per bombardare strutture civili.
Ci raccontano che non hanno più armi e combattono con le pale della pizza.
Ci raccontano che sono senza calze.
Ci raccontano che rubano i chip delle lavatrici e le lampadine dai frigoriferi.
Ci raccontano che si fanno gli attentati da soli ma poi perdono i passaporti in modo che “le commissioni internazionali e indipendenti” possano identificare gli attentatori come russi senza ombra di dubbio.
Ci raccontano che tolgono i denti agli ucraini e poi li mettono nella scatolina di un dentista.
Ci raccontano che rubano i bambini dalla Crimea (russa) per deportarli in un’altra regione, sempre russa.
Ci raccontano che nel Donbass le case crollavano da sole e non c’entrano nulla i bombardamenti ucraini.
Ci raccontano che in Ucraina ci sono i nazisti ma gli ucraini non sono nazisti.
Ci raccontano che le donne ucraine di 70 anni, abbattono i missili ed i droni russi con i barattoli dei pelati.
Ci raccontano che i russi hanno perso il 99% dei militari e che i contingenti che vengono mandati in giro per il mondo nel tentativo di contrastare il dominio terroristico statunitense, sono tutti fantasmi.
Ci raccontano che le donne incinta, gli anziani e i disabili che gli ucraini mandano al fronte, sono tutti volontari e non obbligati a causa del fatto che hanno finito i soldati regolari.
Ci raccontano che gli ucraini combattono per la democraziah e la nostra libertà e per dimostrare ciò, ammazzano tutti i giornalisti non allineati, chiudono i partiti di opposizione e le TV non gradite al regime.
In più cercano di far passare il messaggio che tutto ciò che proviene dalla Russia sarebbe propaganda mentre ciò ci raccontano gli ucraini sarebbe la più pura verità.
Resta solo da capire dove la vedono tutta questa propaganda russa dal momento che tutti i media, a reti unificate, ci propinano solo le balle ucraine.