“dobbiamo pensare a chi ha maggiori possibilità di sopravvivere lasciando crepare gli altri”
Che ragionamento idiota.
È ovvio che un tizio che è vissuto tutto il tempo in spiaggia a godersi il sole e il mare sia più in salute di qualcuno che ha lavorato in fonderia tutta la vita.
Solo che quello che lavorato ha anche pagato tasse salatissime per poter usufruire di un servizio sanitario, mentre quello che se l’è goduta non ha mai versato un solo centesimo per meritarsi le cure che pretende.
Ora ci vengono a dire che bisogna privilegiare la cicala a scapito della formica, prima i parassiti e poi i lavoratori…
“comunisti, i difensori dei lavoratori”. Sono 75 anni che campano su questa favoletta intortando i loro seguaci, menti semplici appunto.
Fra l’altro è pure incostituzionale dal momento che l’articolo 1 dice chiaramente che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sul parassitismo.
Una società che si definisce civile vive di regole e convenzioni, una regola base sta appunto nella tassazione. Siamo arrivati a un punto che se non si paga una semplice tassa si viene tacciati essere degli evasori, criminali peggiori dei serial killer. Infliggono anche pene maggiori rispetto a quelle che infliggono per omicidio.
È un accordo che esiste fra cittadino e stato. Il cittadino versa una parte considerevole dei suoi introiti allo stato il quale in cambio gli garantisce certi servizi, come ad esempio un corpo di polizia che lo protegge dai soprusi o da eventuali ladri.
Un altro servizio è la salute pubblica. Tutti i mesi ci vengono trattenuti soldi definiti da una voce che si chiama SSN. In cambio lo stato ci garantisce che, se e quando ne avremo bisogno, potremo usufruire delle cure necessarie e adeguate.
Se però lo stato si sottrae ai suoi impegni dicendo che non può fornire tali cure in quanto preferisce curare qualcuno che ha maggiori probabilità di sopravvivenza, allora qualcosa non ha funzionato.
Certi mestieri sono alquanto debilitanti, se qualcuno li svolge non è certo per scelta o perché si diverte a farli ma piuttosto perché, di solito, ha famiglia da mantenere. Dirgli che deve morire perché il suo posto viene dato a un tizio il cui unico scopo nella vita è andare in palestra per mantenersi in forma, comperare creme depilanti per poi rimirarsi allo specchio in modo narcisistico, frequentare le discoteche per cercare qualcuno con cui fare sesso in modo che possa continuare a portare avanti, da bravo bamboccione di mammina, la sua inutile esistenza, oppure a qualcuno che passa tutta la giornata a bighellonare con un telefono in mano ascoltando musica, non credo significhi governare al meglio un Paese.
Inoltre, seguendo questa logica perversa, si sarebbe privilegiato, rendendo così felici gli adoratori del politicamente corrotto, un parrucchiere omosessuale lampadato e frivolo, depauperando l’umanità di uno Stephen Hawking in quanto giudicato dotato di possibilità di sopravvivenza inferiore.
Siamo proprio sicuri che per il progresso del genere umano sarebbe stata la scelta migliore da fare?
Ci dicono che bisogna, innanzitutto, pensare a fare arricchire ancor più gli investitori, termine edulcorato che in realtà significa: speculatori, ovvero inutili parassiti che campano prestando soldi, normalmente ottenuti illecitamente, a condizioni di strozzinaggio a chi realmente fa progredire l’umanità. Chissefrega se a causa di ciò poi non ci sono soldi per costruire ospedali dove poter curare il popolo che, da quanto c’è scritto sulla “più bella del mondo”, dovrebbe essere sovrano.
Se davvero ciò che si desidera è la sopravvivenza del genere umano, allora bisogna cambiare paradigma: dobbiamo pensare a curare chi realmente è utile al progresso dell’umanità e lasciamo al loro destino gli inutili parassiti, gli avidi che pensano solo ad accumulare ricchezze personali calpestando tutti e tutto.